A riprendere le stelle
A riprendere le stelle. Non è certo un obiettivo semplice quello davanti al quale si pone Domenico Carrara, ma nella sua ambizione c'è tutta la forza di quell'uomo che per primo osò scagliare un sasso contro il cielo, riprendendo di diritto la sua supremazia sulla sua vita, scrivendo le regole del suo destino. Lo stesso urlo interiore, lo stesso coraggio è nascosto tra le pagine di questa silloge, fatta di carne di angeli e demoni che si mescolano e si combattono. D'altronde se il contrasto è il cuore creativo dell'esistenza, questa poesia viva e pulsante, imprevedibile e talvolta perfino dolente ne è di certo legittima discendenza. L'io lirico di Domenico Carrara in questi versi si moltiplica fino a raccogliere in ogni componimento un sentire che si insinua negli anfratti dell'esistenza e la riporta alla luce in ogni pagina. Ecco quindi che l'incipit ideale di questa raccolta è la voce di una generazione, una generazione intera che sta bruciando e vive in maniera sospesa la sua fragilità.
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