Son nata inchiosto
"Son nata inchiostro" è più che una dichiarazione d'amore verso la scrittura da parte di Maria Fausto, è l'intuizione metaforica della propria stessa struttura esistenziale. La composizione che apre la silloge muove dalla descrizione di una situazione di disagio, uno svuotamento vitale dal quale è possibile riprendersi a partire dal riconoscimento, appunto, del proprio esser nati inchiostro, riconoscimento, cioè, del fatto che non siamo né ciò di cui si scrive, cioè l'oggetto, né colui che scrive, cioè l'autore, ma siamo piuttosto ciò con cui si scrive, l'inchiostro, cioè lo strumento attraverso il quale la vita, scrivendosi, si compie.
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