Resti sparsi
La vasta opera d'esordio di Paolo Gallese propone un percorso poetico arduo sia per temi che per stile. Il suo lavoro appare già a questo punto largamente caratterizzato, ma in modo così personale da prefigurare un itinerario individuale di assai difficile collocazione fra le tendenze attualmente in atto nella poesia italiana. La sua scrittura è informata ad un'estrema aderenza tra parola e vissuto, tanto che le due cose quasi coincidono. La parola non racconta, ma è l'esperienza stessa. Quello di Gallese non è un dire, bensì un fare: egli è propriamente un poeta.
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