Il concetto di potere dopo Auschwitz

Il concetto di potere dopo Auschwitz

Hans Jonas nel "Concetto di Dio dopo Auscwitz" adotta la prospettiva della teodicea per spiegare come fu possibile che ad Auschwitz si compissero quegli atti criminosi a danno di milioni di ebrei. Come si può ancora attribuire a Dio l'idea di onnipotenza dopo gli orrori che Auschwitz ha conosciuto? La tesi di Jonas è che Dio, l'Essere immutabile, dopo aver creato il mondo, ha rinunciato alla sua perfezione diventando impotente. Da questo spunto nasce la spontanea riflessione dell'autore: "Non è il concetto di Dio che va cambiato, ma il concetto di potere!". Il silenzio di Dio è voluto: si tratta di interrogare il pensiero per tentare di comprendere quel silenzio come "un grande atto di pace per mostrare, anche con risvolti paradossali e scandalosi, come bisogna saper avere potere sul potere, in modo particolare in un'epoca che ha barattato ogni valore in sé, con il desiderio di possedere e di rendersi padrona di tutto ciò che è".
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