Il gallo di Shaban
Un gallo viene proditoriamente rapito, sottratto alla tranquillità goduriosa del suo pollaio, per essere destinato a risollevare la sopita natalità di un'aia d'oltremare. Occultato in una scatola di cartone, nero di piumaggio e ancor più di umore, Ilia Ossipovic viene clandestinamente imbarcato. Poco dopo la partenza della nave, il deportato evade e fugge verso ignote e cupe disavventure. Sulla nave tutti lo inseguono per motivi e intenti svariati, indotti da equivoci e dicerie, perché il gallo s'è trovato suo malgrado al centro di un coacervo di loschi e intricati interessi ai quali si oppone una coraggiosa, romantica lotta di classe: all'arrembaggio capitalista resiste una clandestina pirateria bolscevica.
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