Inattesa
I personaggi di queste poesie sono sempre alle prese con una condizione iniziale di perdita, di abulia, di guasto, di insicurezza. Eppure, in tutto ciò, esiste una prospettiva di salvezza: realisticamente, si tratta di mettersi in viaggio insieme e sorreggersi, giustificarsi l'un con l'altro nei limiti del possibile, un po' alla volta. Nelle cose umane non esistono l'intero, la perfetta felicità e l'assoluto fondamento, ma la divisione e la frammentazione, l'unicità e l'eccezione, come in un caotico pulviscolo di fatti minori. Meglio, dunque, sembra avvertire Massimo Ocera, non farsi prendere dalla fretta e da ambizioni totalizzanti. Quel che serve, piuttosto, è un paziente e tollerante desiderio di Altro.
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