Gelida confusione
Paesaggi incontaminati e lontani, di straordinaria bellezza, agli estremi del mondo civile; luoghi di densi silenzi, intrisi di profumi di sottobosco; profondi e cupi abissi marini si confondono con le sensazioni e le emozioni di chi osserva, rielaborandole in un flusso inarrestabile e libero di pensieri e ricordi. E la luce del Nord, finemente descritta da Maria Elena Macchelli, che rischiara la memoria del proprio sé, alimentando un inedito movimento interiore che spinge verso il cambiamento. Gelida confusione segue l'impostazione del diario di viaggio, tuttavia rivela una dimensione altra, senza luogo e senza tempo, in cui ritrovarsi nell'abbandono all'intima e più intensa forza della vita.
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