L'uovo di Elena
Francis, d'origine italiana ma trapiantato con la famiglia presso il Centro Spaziale di Houston negli Stati Uniti, è il moderno Ulisse, proiettato verso l'ignoto, che, tuttavia, porta dentro di sé le radici della cultura classica, dell'archeologia e della mitologia greca, vissute ed assimilate nel corso della sua giovinezza sulle sponde del Mediterraneo. Oppresso da una quotidianità conservatrice e ortodossa, e spinto dal "fuoco interiore" a rigenerare se stesso attraverso la conoscenza del nuovo, decide di guidare una missione interplanetaria su Mercurio. Tuttavia, raggiunto il Pianeta, si rende ben presto conto che, pur mutando ambiente, l'Uomo è condannato a portare con sé gli stessi, antichi problemi esistenziali. Dopo un viaggio di ritorno al limite dell'incredibile, Francis e l'equipaggio atterrano al Centro Spaziale da cui erano partiti e scoprono che la Terra è stata colpita da un'epidemia che ha trasformato gli esseri umani in crisalidi simili a gigantesche uova. L'incomunicabilità tra gli uomini si è, per così dire, materializzata: la forma ha preso sostanza.
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