Scarpinando sulla via di Damasco e dintorni
Forse l'esser nato tanti e tanti anni fa a Benevento, città delle streghe, ha indotto l'autore a dissertare sulle religioni con leggerezza e in tono assai scherzoso, ma con la certezza di non correre il rischio di finire sul rogo, come capitava alle streghe e agli "stregoni" del Medioevo. L'autore discute così una carrellata di opzioni spirituali, "sulla via di Damasco e dintorni", alla ricerca di una "folgorazione" salvifica, alla San Paolo, che non trova. Tra lui e l'Aldilà c'è stato e ci sarà sempre "come un dialogo tra cellulari spenti". Alla fine si rassegna e rimane "nell'attesa", come capita a milioni e milioni di persone al mondo.
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