I pilastri del reale
"[Le istituzioni] sussistono al fine di neutralizzare il conflitto tra le forze in lotta, cercando di fornire alle immagini collettive dominanti il consenso più ampio possibile in tutto lo spettro sociale. [...] Questo processo di istituzionalizzazione non è altro che un modo attraverso cui il gruppo sostenente l'immagine collettiva prevalente cerca di garantire la propria posizione di potere, mettendo in piedi non un semplice regime di dominio bensì un più complesso apparato egemonico". Il libro rintraccia le aporie insite nel sistema positivistico/capitalistico di produzione del sapere, svelando la connessione tra potere e conoscenza, a lungo celata dalla pretesa scientificità analitica della mainstream. Scardinare quell'impostazione metodologica significa riconsiderare il canone di relazione tra soggetto e oggetto, emancipando il primo dal secondo e la conoscenza dalla contingente organizzazione del potere".
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