Il guado di Iabbok. Scritti di antropologia trascendentale e filosofia della religione
Giacobbe non è un Odisseo che si lascia incantare dalle sirene dell'armonia musicale, ma non è nemmeno un uomo razionale per il quale è indegno essere affascinato. Giacobbe è un uomo colui che sceglie fra mondo e Dio, fra incanti e legge; fra ciò che abbandona al guado di Iabbok e ciò che trova nell'esperienza apparentemente solitaria e sostanzialmente duale della teomachia; egli è la congiunzione "e" fra gli incanti e la legge".
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