Racconti frattali
Si definisce frattale una forma geometrica le cui parti riproducono l'intero. In questo senso esse sono auto-simili. Le figure frattali sono irregolari e ricorsive, perché a partire dall'iniziale si rispecchiano l'una nell'altra a ogni livello di ingrandimento e di riduzione e vengono perciò considerate infinitamente complesse. Tali sono le nuvole, la linea delle vette montuose, i fulmini, le rive del mare, i fiocchi di neve. Nei racconti di Paolo de Privitellio sono frattalici anche i comportamenti degli esseri umani, le loro paure, i loro cuori. La struttura narrativa dell'intera raccolta è un frattale, dato che in ogni elemento sono contenuti tutti gli altri e viceversa. Lo stesso si potrebbe dire esaminando i racconti da un punto di vista junghiano: non è forse vero che ogni parte di un sogno (o di un delirio) è una rappresentazione della totalità, un segno simbolico il cui significato contribuisce alla costruzione del senso globale?
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