La comparsa
Antonio de Luca ha trentadue anni, una laurea fuori corso in Economia e Commercio e un rispettabile impiego in una grande azienda, la Cyticom. Una vita "normale", che però non nasconde la frustrazione per una libertà agognata e poi tradita: entrare nel mondo del lavoro implica rinunce e responsabilità, costringe a guardare al futuro, a saltarci dentro, a costruire una famiglia, a dire "ti amo anch'io" alla donna che ti sta accanto... Ma l'ipocrisia dell'azienda-famiglia, l'incompatibilità con la società dei reality e degli sterili dibattiti politici in tv, la superficialità della comitiva di sempre e la prospettiva di un tranquillo e consolidato nido d'amore annichiliscono la fantasia di Antonio. Sentendosi "stretto" nella grande Roma, trova conforto in uno spiffero di libertà che soffia dalla lontana Cuba e che gli arriva al cuore attraverso un diario, trovato per caso su una panchina del parco sotto casa. Violare l'intimità dell'autrice di quelle pagine significa per Antonio accedere a una terra estranea al capitalismo e alle illusioni della ricchezza: Cuba è terra di sole, di musica, di sogni e di una povertà in fin dei conti tutta da rimpiangere.
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