Insidie
Insidie di Gianluca Conte è un viaggio intenso attraverso i nostri tempi di paura e speranza, di guerra e fantasie di pace, e finanche di "resistenza" all'ingiustizia, ai compromessi, alla forma senza sostanza. L'autore esercita in queste pagine il suo diritto di vedere e sentire (veramente e fino in fondo) ciò che lo circonda, e di scegliere "altre strade" (quelle meno battute, per alcuni quelle sbagliate), di rinunciare alla "retorica" e di sognare il gesto, il cambiamento. Egli denuncia qui il disimpegno e la sua azione (il suo impegno) si declina sostanzialmente nella parola poetica; queste poesie sono il ponte che Gianluca edifica fra sé e la non azione (il compromesso, l'abitudine, la convenienza, l'immobilità), un ponte precario e indistruttibile allo stesso tempo, forte del coraggio di dire, di volere cambiare, ma anche fragile di fronte all'impermeabilità del presente, agli usci serrati di case chiuse alle idee e ai sogni di libertà, di felicità.
Momentaneamente non ordinabile