Il gabbiano e il mare
La libertà. La raccolta di Emanuela Pallottini si muove in questa ricerca, in una tensione che mira a trovare una dimensione propria, unica e individuale. E forse non è un caso che la sua raccolta si intitoli Il gabbiano e il mare, perché in queste due figure è racchiuso l'archetipo stesso della libertà. Il gabbiano, con le sue grandi ali spiegate sopra il mondo d'acqua che lo nutre, lo solleva e lo accudisce è la metafora più bella di una anima intonsa, di una voce radiosa che intona il suo canto verso il cielo. È ritrovata. Che l'eternità. È il mare in comunione col sole. Così scriveva Arthur Rimbaud e il gabbiano evocato dalle liriche di Emanuela Pallottini sembra essere esattamente quell'anima sentinella sospesa tra i due, che vola proprio verso quella eternità e quella promessa di felicità in essa contenuta.
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