Onofrio innamorato. Tragicommedia in due atti ché tre sarebbero stati troppi
Onofrio è un ragazzone oggetto delle morbose attenzioni della madre e afflitto da un intermittente tormento sentimentale nei confronti di una misteriosa creatura femminile, che lo manda spesso fuori di senno. Non è raro per i suoi colleghi di lavoro vederlo ripetere, come in trance, l'esclamazione "la mi' bambina... la mi' bambina!". Onofrio è un impiegato, ma lavora in un ufficio del quale la direzione principale ha dimenticato sia l'esistenza che la funzione. E il cosiddetto Ufficio Perduto, gestito in maniera comunque impeccabile dal Dott. Romolo Sereni. Vari impiegati si affaccendano in indecifrabili compiti. Un giorno però arriva una telefonata preoccupante, che manda in allarme tutto il personale: un alto dirigente sta arrivando per verificare il buon andamento dell'ufficio. Ma a preoccupare maggiormente sono le condizioni di Onofrio, questa volta assolutamente fuori controllo per la disperata ricerca del suo amore. Sarà il deus ex cathedra Marcantonio Severino, collega dell'ufficio accanto, ad architettare una complicatissima situazione, al termine della quale sarà evidente la forza dirompente della fantasia.
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