Anfratti e disincanto
Anfratti e Disincanto, prima silloge edita di Roberto Tanfani, mette in luce un mondo profondo e complesso, un universo emotivo fortemente articolato e composito, a tratti tortuoso, che non nasconde un'intima riflessione sulla vita, sull'esistenza, sui sentimenti che la animano, sul rapporto degli esseri umani con la natura. È uno sguardo a tutto tondo che spinge a forti considerazioni sull'agire del vissuto, non lasciando indifferente il lettore. Il linguaggio è ponderato, ogni termine è accuratamente scelto, ne vengono fuori dei componimenti per niente scontati, non d'immediata comprensione, che necessitano di un'attenzione particolare nella lettura, la stessa attenzione e accuratezza che ha impiegato l'autore per comporli. Roberto Tanfani si pone e pone anche a noi numerose domande nell'arco del suo lavoro, in maniera più o meno velata, cerca delle risposte ai quesiti che lo attanagliano, ripercorre i momenti salienti del suo percorso ed immagina il futuro, fino al giorno del suo incontro con la regina dell'Ade.
Momentaneamente non ordinabile