Sulfurèa
Quella proposta da Raffele D'Eredità in questa silloge si può a ben diritto definire una sfida. Per il lettore, per l'autore, per chi ha il coraggio di lasciarsi mettere alla prova dai dubbi e dagli interrogativi che l'autore pone in Sulfurèa. Un percorso lo definisce Raffaele D'Eredità nella sua raccolta, il tentativo di segnare delle tappe che possano indicargli il cammino a ritroso nella propria anima, nel momento in cui voglia guardarsi indietro e raccogliere il presente e il futuro a partire da ciò che è stato. Un tentativo di costruire la propria identità quindi, ma anche di cercare di rifondare una identità, personale, sociale e umana che si innesti nelle ultime tracce del pensiero filosofico novecentesco. Ecco quindi che il dubbio bussa fortemente alla porta di Raffaele D'Eredità, ma lui non si sottrae alla prova, e anzi, al contrario, va a cercare l'origine di questo dubbio, a partire da chi ha trovato una definizione, univoca, autoreferenziale certamente ma propriocettiva dell'essere nel pensiero.
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