La linea del mulo
All'inizio degli anni Novanta un giovane e attivo imprenditore milanese, dedito alla ricerca di "altro", si trova invischiato nei riverberi policromi di fine millennio. Conteso tra lavoro etico, passioni e delusioni cocenti, nella sua prosa risuona amaro e consapevole il riso dell'assenza di valori e certezze. Appassionato, desolato, doloroso, autoironico il romanzo si dipana in una ragnatela di sentimenti e sensazioni che dall'infanzia giungono trasfigurati fino alla soglia della maturità, dove il tempo non dà tregua a una generazione "senza discendenza" e sazia di libertà. Il tormentato nihilismo di un'epoca trova in queste pagine il silenzio operoso e introspettivo che è già di per sé un tentativo di risposta.
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