Demopazzia

Demopazzia

2038, in una Milano claustrofobica e sempre più invivibile. L'ultimo rifugio per ogni cittadino è la propria casa, un'oasi in cui poter annegare tutte le contraddizioni di un futuro in cui l'aspettativa di vita, a dispetto del progresso, è sempre più bassa, e la vecchiaia è un privilegio per pochi. In questa società apparentemente evoluta, si manifestano sempre più insidie per l'uomo comune, un aumento esponenziale dei delitti senza movente, dovuti a raptus di follia, figli del progresso, forse, o di un sentimento primordiale che si risveglia nella psiche umana. Due uomini, Daniele Moretti e Riccardo Malatesta, escogitano un metodo per difendere la società dal crimine: la psicomicidi. Un progetto ambizioso e rivoluzionario, che però ha molti punti oscuri. Alla vigilia di un'importante riunione che deciderà il futuro dell'organizzazione, un omicidio rimette ogni cosa in gioco, riportando alla luce vecchi segreti, e costringendo i due fondatori della psicomicidi a fare i conti col passato.
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