Seguito o seguito. Tre raccolte e un'appendice
Questa silloge poetica è viva e pulsante, le parole si ricorrono sul foglio con la smania di dire, e il linguaggio, moderno, scevro da qualsiasi formalismo fine a se stesso, colpisce per il rapporto che mantiene con la realtà: il ricorso al parlato, ad un'ironia disincantata, ad immagini vivide e immediate conferma che questa scrittura, pur appartenendo al proprio tempo, non lo subisce. Sì perché il tema dell'omologazione (il desiderio di sfuggirvi) permea tutta questa raccolta di versi; s'intuisce (anche laddove non è affatto esplicito) il disprezzo per le "consuetudini", per i riti di una civiltà occidentale sempre più ripiegata su se stessa. C'è poi l'amore, il corpo, l'eros, il bisogno di dare forma al proprio desiderio prendendo in prestito dall'esperienza parole che sappiano suggerirne il senso più che il significato. E c'è infine (ma prima di tutto) la poesia, requisito minimo fra altri nella valigia dell'uomo di seguito o seguito.
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