Schegge di cristallo
La poesia di Lucia Paganini nasce in seno al desiderio di percorrere i sentieri della memoria, come scrive l'autrice stessa in un suo componimento, un desiderio in cui si coniugano malinconia, nostalgia, gioia per certe atmosfere che magicamente prendono di nuovo vita sul foglio bianco, e insieme timore per ciò che questo può significare, per il trascorrere incessante dei giorni. Il tempo è difatti un tema centrale in questa silloge dove la paura del futuro, della "vecchiaia", la paura di perdere ciò che si è stati per sempre, spinge l'Io lirico verso il racconto, verso una reale occasione per fermare il tempo, ossia l'espressione artistica. La parola poetica dunque in questa raccolta non è solo il mezzo per descrivere stati d'animo e sentimenti legati alla quotidianità, al rapporto con la natura, con i propri affetti, ma è finanche il mezzo per fermare l'attimo attraverso parole e suoni che riempiono silenzi, e danno un senso al bisogno di ritrovarsi.
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