Attenzione! Fragile
Se è vero che la poesia non può che nascere dalla vita, la poesia di Joseph Cacace vive una doppia dimensione di coralità. Innanzitutto perché dalla sua vita e dalla realtà che lo circonda prende il suo spunto primario, secondo poi perché questa poesia appartiene a un sentire collettivo che influenza la sua scrittura. Ecco quindi che se pur la poesia di Joseph Cacace ha come centro nevralgico se stesso e il suo mondo interiore, allo stesso modo essa si inclina all'altrui sentire, trasformandosi in palinsesto che si fa vuoto di sé, per accogliere le emozioni di una intera generazione emotiva. Le poesie si aprono dunque sulla pagina con la descrizione del loro autore, nell'eterna lotta per farsi farfalla da crisalide, nella tensione spasmodica per toccare, anche per un solo momento, la perfezione. Questo chiudersi in un bozzolo atemporale, questo perdere ogni cognizione per poi nascere a nuova vita è forse l'unico modo possibile per preservarsi dagli attacchi del mondo.
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