Scion

Scion

La solitudine interiore a volte non corrisponde a quella fisica, che è forse la più evidente: più sole possono essere proprio le persone che fisicamente non appaiono tali e che, magari per rapporti sbagliati, vivono una condizione di solitudine molto più subdola e meno credibile agli occhi degli estranei. Una solitudine che allontana da se stessi, perché per amore di qualcuno o di qualcosa si è rinunciato ad amarsi. La protagonista di questa storia è una donna apparentemente come tante: sposata, due figli, la vita che pare procedere sui binari della quotidianità. Un incidente stradale e l'incontro con una persona con la quale da ragazza ha condiviso sogni e speranze le aprono però gli occhi sulla sua condizione coniugale: con gli anni, senza forse essersene mai accorta prima, il proprio marito è diventato un estraneo. O peggio, con il tempo è lei a essere divenuta un'estranea a se stessa, perché è come si fosse adattata al ruolo di moglie e di madre che il marito le ha imposto. Sarà grazie a Scion, alla sua identità misteriosa, che la donna compierà la sua personale emancipazione, riappropriandosi della sua dignità.
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