Juventopoli
«Vincere non è importante, è l'unica cosa che conta ». L'unica cosa. Sì, l'avevamo capito. A meno di vent'anni da Calciopoli, la Juventus è di nuovo nell'occhio del ciclone. Per la gestione finanziaria troppo "creativa" degli ultimi anni la Vecchia Signora è tornata nella bufera e nel mirino dei tribunali nonostante i silenzi imbarazzati delle istituzioni sportive e l'omertà di molti media. Plusvalenze fittizie tramite lo scambio con club "amici" di carneadi valutati decine di milioni, stipendi dilazionati con manovre oscure, bilanci non veritieri, il tutto per nascondere una situazione finanziaria da allarme rosso malgrado le ricapitalizzazioni dell'azionista di maggioranza, la Exor: ecco il repertorio di accuse alla società bianconera. Condotte che avrebbero falsato, lo dicono i magistrati, i campionati degli ultimi anni, compresi alcuni dei 9 scudetti consecutivi vinti dalla Juve tra il 2011 e il 2020. Ben prima delle dimissioni di Andrea Agnelli e delle inchieste della giustizia sportiva e ordinaria, solo pochi giornalisti hanno avuto il coraggio di raccontare quello che stava accadendo sotto gli occhi di tutti. Da anni Paolo Ziliani e Maurizio Pistocchi denunciano i comportamenti borderline dei dirigenti bianconeri capaci di condizionare la Serie A, ricevendo in cambio insulti, aggressioni e minacce dal mondo Juve e la stima e l'affetto di tanti altri tifosi e appassionati. Nella storia della Juventus, vittorie e scandali sono spesso andati a braccetto scavando un solco incolmabile tra chi pensa che conti solo vincere e chi pensa che sia più importante il "come": questo libro ripercorre anche la storia e le polemiche degli scudetti più controversi.