Il grande inganno
First lady, nemiche perfette ed eroine silenti. Così la politica nasconde le donne. 43 anni, è nata a Bari ma ci ha vissuto giusto il tempo di imparare a camminare. Lo ha fatto verso Roma da cui, a 30 anni, ha proseguito in direzione Milano, dove vive e lavora al settimanale Oggi . Prima di approdare lì, ha scritto ovunque e di qualsiasi cosa (economia, gossip, cultura, spettacoli, politica, nautica di lusso), perché grafomane, onnivora e soprattutto per via dell'imprinting professionale ricevuto, ventitreenne, alla Vespina , il service editoriale di Giorgio Dell'Arti dove ha imparato gran parte di quel che sa fare (la parte che le viene meglio). Le piace mettere ogni tanto un piede in tv e ragionare di politica e costume. Lo ha fatto in passato (nel 2014 come autrice e co-conduttrice del talk politico Millennium , Rai3), lo fa ora su La7 a Otto e mezzo . Passa buona parte della sua vita sui treni, quasi sempre tra Milano e Roma, sempre sognando il mare. Che relazione c'è tra le first lady italiane, invisibili o esposte ma silenti, e le donne che della politica scelgono di fare la propria missione? Apparentemente nessuna. Ma basta grattar via la patina di glamour da copertina delle prime e guardare alle battaglie delle seconde per capire che un nesso c'è e ha a che fare col rapporto problematico che la politica ha con le donne in Italia. Da Giuseppina Cossiga, figura fondamentale per la storia del marito, ma di cui non si trova neanche una foto, a Veronica Berlusconi, che fuggiva dall'immagine che Silvio ha per anni cercato di cucirle addosso. Da Agnese Renzi, sodale di Matteo ma reticente a qualsiasi ruolo di spalla, alle fidanzate da copertina di Matteo Salvini, fino a Olivia Paladino, da anni compagna del presidente del Consiglio Giuseppe Conte ma refrattaria a ogni ufficialità. La progressiva evanescenza della figura della first lady va di pari passo con gli ostacoli che si trovano sul cammino anche delle donne che della politica hanno fatto una scelta di vita. Il grande inganno ricostruisce questo percorso attraverso le parole di Emma Bonino, Laura Boldrini, Maria Elena Boschi, ma anche di sociologhe, politologhe, spin doctor, portavoce, rettori, direttori di giornali. Fino al sindaco Beppe Sala, che chiude il cerchio coltivando un'ambizione: far sì che sia Milano a dare all'Italia la sua prima presidente del Consiglio...