Ho visto i lupi da vicino
Premio letterario Il battello a vapore 2018Karl viene da Vienna ed è un rom, o come lo chiamano tutti: uno zingaro. Emma è milanese ed è ebrea. Si incontrano nel peggior posto immaginabile, alle porte di Auschwitz. Fisso il cane che una delle guardie tiene al guinzaglio. Ha zanne bianche e affilate che spuntano tra le gengive rosse, una testa gigantesca. Non riesco a smettere di guardarlo. C'è qualcosa in lui che mi ricorda un lupo. Li conosco bene i lupi, li ho visti da vicino. E non sono per niente amichevoli. Karl viene mandato a prendersi cura dei cani delle SS. Emma invece cerca di sopravvivere nel campo affidandosi al proprio talento di violinista. Le loro voci, insieme a quella del cane lupo Eisen, ci raccontano una pagina di storia poco narrata e quindi sconosciuta: la rivolta dei rom rinchiusi nel Zigeunerlager di Auschwitz-Birkenau durante il Porrajmos, il genocidio nazista dei popoli rom esinti.