Le cose che devi sapere
"Sono sempre lì, Natale, Pasqua, estate, Halloween. I mozziconi di sigaretta appesi all'angolo della bocca, succhiati fino all'osso. Portano il cappello calato su occhi che restano perennemente in ombra. Stanno sempre all'angolo del negozio di Cope. La mattina presto, la sera tardi, sempre lì nella pozza di luce del lampione, addossati al muro che fa da barriera al vento. Ho otto anni e questi sono uomini grigi, con barba lunga e abiti logori. Uomini in grado di sputare sentenze senza togliersi la sigaretta dalle labbra livide. Uomini duri, amari, che sorridono poco ma sogghignano spesso. A volte ridono di me quando passo, e in quei secondi mi sento come un pollo infilzato sullo spiedo. Non si muove nulla che loro non seguano con gli occhi. Adesso che sono passati tanti anni, adesso che anche io so qualcosa delle strade buie, di una casa vuota, della rabbia che non trova niente su cui sfogarsi, adesso riconosco i ragazzi all'angolo per ciò che in realtà erano. Adesso so che non avevo capito niente." Struggente come il cielo d'Irlanda al tramonto, una grande storia su come si ama, si smette di amare e poi si ama ancora. Sul bambino che resta in noi quando si cresce, sul dolore, sull'affetto, sulla perdita e la nostalgia, e sulle cose che si capiscono quando il tempo è maturo. A volte troppo presto, altre troppo tardi, spesso quando è il momento di ricominciare.