Con occhi di bambina. Alla ricerca dell'innocenza perduta

C'era una volta una bambina di nome Ania, che sognava un futuro pieno d'amore, un castello, un principe azzurro... L'infanzia però non le lascia dolci ricordi, solo quello di una nonna che le rimboccava le coperte e le accarezzava i capelli. E nelle mura del castello incantato si aprono presto crepe profonde: l'abuso perpetrato dal padre e dagli zii. La bambina, ormai adolescente, decide allora di inseguire il suo sogno: partire per l'Italia, sconfiggere la povertà e riscattarsi definitivamente, trovando lavoro come modella. All'arrivo in Italia il sogno si rivela un incubo. Ania conosce l'umiliazione di un amore ingannevole, il cinismo di un uomo che fa promesse e non le mantiene, poi lo sfruttamento e le botte dei protettori, che le toglieranno per sempre ogni rispetto per se stessa. Riuscirà tuttavia a denunciare i criminali e a farli incarcerare. Dopo tanti sacrifici arriva il successo-, i servizi fotografici per le riviste patinate, i contratti come ragazza immagine, i flirt veri o attribuiti con tanti personaggi dello spettacolo (Francesco Baccini, Antonio Zequila, Edoardo Costa, Emanuele Filiberto di Savoia), ma con la fama non arriva la felicità, e non ci sono i castelli lucenti sognati da bambina. Arrivano invece la depressione, l'angoscia e la cocaina per soffocare il dolore dell'anima. Poi una svolta definitiva. Nelle favole avviene quando s'incontra una fata buona. In questa fiaba, invece, c'è la riscoperta di un'amicizia, quella con Paolo Brosio.