Il libro dell'angelo
Nel maggio del 1312, mentre in città fervono i preparativi per la festa della Sensa che culminerà con lo Sposalizio del Mare, l'acqua alta trascina in piazza San Marco i cadaveri di tre bambini crocifissi. L'atroce scoperta scatena l'odio contro gli ebrei, accusati di celebrare empi rituali in spregio alla religione cristiana. Intanto a Bologna, Davide, un ragazzo ebreo, consegna a Mondino de' Liuzzi un messaggio di Adia, un'alchimista araba di cui lui si era innamorato nel periodo in cui la donna aveva vissuto in città. Adia è molto malata e Mondino decide di raggiungerla a Venezia, ma al suoi arrivo scopre che in realtà lo ha chiamato perché cerchi di salvare Eleazar da Worms, padre di Davide, accusato ingiustamente dell'infanticidio. Chiuso nella sua cella, Eleazar sa che l'accusa di omicidio è solo un pretesto. In realtà quello che Gradenigo, un membro del Consiglio dei Dieci a cui è affidata la guida della Repubblica, vuole da lui è il Sefer ha Razim, il Libro dei Misteri, che secondo la leggenda l'angelo Raziel ha dettato a Noè. Ha inizio così una vicenda d'intrigo e di morte, in cui Mondino dovrà sfidare il potere di Gradenigo e dei suoi molti alleati e, a rischio della sua stessa vita, sciogliere più di un in un'implacabile corsa contro il tempo.
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