La velocità dei corpi
Don Sergio Quadrazzini è un uomo spregiudicato che sfrutta l'abito talare per fare il proprio interesse. Per lui gli affari e, soprattutto, il potere sono al primo posto. Infatti non si fa il minimo scrupolo a inscenare false apparizioni per gruppi di fedeli creduloni né a sfruttare il nome di un noto cardinale per organizzare una truffa ai danni della Comunità Europea e di qualche investitore incauto. E un misogino, che vede le donne come mero strumento di dominio, fantocci di carne con la pochezza delle creature peccatrici. Un giorno, però, seduce la donna sbagliata, Maria Teresa, la moglie di un onorevole corrotto, e per lui arriva il momento della resa dei conti: viene picchiato, finisce in coma e muore in pochi giorni. Ma anche agli altri tocca una fine terribile: Maria Teresa, dopo la morte dell'amante, si chiude in casa, smette di parlare, di lavarsi, si nutre sporadicamente, per puro bisogno, e si abbandona completamente a una sopravvivenza muta e selvatica. Suo marito, l'onorevole, perde il potere e gli alleati che lo avevano sostenuto, dietro largo compenso, nel corso degli anni e rischia di finire in carcere a vita. Per lui, una punizione peggiore della morte.
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