Nero è il mio cuore
Pierre Vilar è comandante di polizia a Bordeaux. La sua vita è finita alle 11.38 di un martedì mattina, quando, per otto minuti di ritardo, ha perso per sempre suo figlio Pablo, dieci anni, svanito nel nulla all'uscita da scuola. Da allora, ogni ricerca è stata vana, eppure l'uomo si aggrappa ancora alla speranza assurda di ritrovarlo vivo, e paga un ex poliziotto in pensione perché porti avanti le indagini. Mentre lui, ogni giorno, intorno alle 11.15, si apposta in auto fuori dalla scuola, una calibro 9 sul sedile a fianco, e segue con lo sguardo i bambini non accompagnati che si allontanano da soli. Pronto a proteggerli. Victor ha tredici anni. La sua infanzia è finita quando, rientrando a casa un giorno come tanti, ha trovato in camera da letto una donna dalla pelle livida, il viso tumefatto, l'espressione impietrita dall'orrore: sua madre, brutalmente uccisa. Da quel momento, il ragazzino si è chiuso in un ostinato mutismo. Le strade di Pierre e Victor si incrociano quando il primo è incaricato di indagare sulla morte della donna. Ma non appena inizia a scorgere una pista, la situazione gli si ritorce contro: il commissario diventa bersaglio di molestie telefoniche e pedinamenti in strada. E chi lo perseguita sembra sapere tutto di suo figlio. Pierre e Victor si scopriranno prede di un unico disegno criminale. Già uniti nella solitudine, lo saranno anche nel tentativo di salvarsi la vita.