Il corruttore
Vittorio Tanlongo è un avvocato brillante, con uno studio avviato, soldi a palate e relazioni importanti. Ma dietro la facciata inappuntabile, gestisce affari poco puliti, di cui neppure sua moglie Elisa sa nulla. La sua filosofia è semplice: chiunque si può comprare e là dove non arrivano i soldi, arriva il ricatto. Teo, un ex dei servizi, è il suo braccio: esperto in pedinamenti e intercettazioni, cinico e disposto a tutto, con la mania compulsiva di spiare tutti, Vittorio compreso. Quando viene incaricato dall'avvocato Mantineo, tirapiedi di una cosca mafiosa, di andare a Palermo per convincere il direttore dei Beni Culturali Ruggero Pietrasanta a concedere il nulla osta per la costruzione di un aeroporto nei pressi di Agrigento, per la prima volta nella vita Vittorio si trova davanti una persona incorruttibile. Per aggirare l'ostacolo intesse una rete in cui la prima a cadere sarà la seducente Livia, moglie di Pietrasanta. Il fallimento, tuttavia, gli si prospetta come un esito tanto inatteso quanto possibile, mentre minacce sempre più oscure si profilano all'orizzonte della sua vita imperturbabile e un passato dimenticato torna a bussare alla porta.