Rimedio universale (Il)
E il 1970 e siamo in Brasile, sulle rive del rio Tapajoz. Se Ze Bonitinho, una vita nel cuore della foresta amazzonica, crede alle inquietanti magie degli indios, non è perché sia facilmente impressionabile, ma perché ha potuto provarle sulla sua stessa pelle. Un giorno Ze confida al suo direttore, mister Reeds, di avere scoperto l'esistenza di una pianta dai miracolosi poteri analgesici impiegata dalla tribù dei Mani di scimmia. Sulle prime Reeds non gli crede e lo deride per la sua ingenuità, poi però, di fronte alla dimostrazione dei portentosi effetti dell'estratto, anche il raziocinio dell'uomo bianco è costretto a cedere. Purtroppo si sa: quando i gringos si imbattono in qualcosa che li interessa, devono ricavarci milioni di dollari. Senza volerlo, Reeds aziona un marchingegno più grande di lui: i servizi segreti di mezzo mondo vengono a sapere del decotto e, pur di entrarne in possesso, scatenano una guerra senza esclusione di colpi. Spy-thriller di denuncia politica sapientemente orchestrato, tumultuoso vortice di intrighi, tensioni, doppi giochi ed esecuzioni, "Il rimedio universale" restituisce, al tempo stesso, la contraddittoria eredità dei conquistadores di ieri e di oggi nel subcontinente latinoamericano.
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