Centurione di Cesare (Il)
Su Roma incombe il tramonto dell'età Repubblicana. L'aristocrazia senatoria si allontana sempre più dal popolo e la brama di potere anima sanguinose lotte fra le fazioni rivali. Ma la maggiore minaccia per il Senato proviene dalla Gallia, dove Giulio Cesare accumula successi e bottini. Cicerone, lo scaltro manipolatore che muove i fili del gioco politico a Roma, costringe l'ex centurione Quinto Aurelio, ora proprietario di una locanda, a proporsi a Cesare come cuoco e a spiarlo per conto del Senato. E così l'ex soldato, a cui hanno tranciato il tendine d'Achille in battaglia e che credeva di aver deposto per sempre la propria spada, si ritrova al seguito del condottiero romano alla vigilia della rivolta di Vercingetorige. La sua lealtà conquista la fiducia di Cesare, che ne fa uno dei suoi più fidi consiglieri. Da questa posizione privilegiata, Aurelio vive, ora da incredulo testimone, ora da diretto protagonista, la grande epopea del genio militare che ha lasciato un'impronta indelebile nella Storia: le vittoriose campagne in Gallia, in Egitto e in Asia Minore, l'ascesa trionfale a Roma, il folgorante incontro con Cleopatra, l'amaro epilogo all'ombra della congiura. Ma nemmeno i furori del campo di battaglia e i veleni dell'agone politico riescono a spegnere la bruciante passione di Aurelio per Calipso, malinconica etera greca dal passato misterioso, "irraggiungibile come le stelle", che il centurione ritrova di avventura in avventura in ogni palazzo del potere.
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