La fiaba come tradizione e traduzione. Interpretazione, metamorfosi e riscritture del fiabesco. Atti del Convegno (Perugia, 27-28 aprile 2010)
La fiaba come proiezione metafisica di una realtà vissuta o immaginata ha da sempre affascinato l'umanità alla ricerca di un sogno, di un rifugio segreto e magico dove sfuggire alle ansie, alle privazioni e alle ingiustizie quotidiane. Strumento privilegiato d'interazione, mediazione e comunicazione interculturale grazie alle sue molteplici e proteiformi sfaccettature, essa costituisce spesso quel trait-d'union sottile tra culture lontane e diverse. Nei suoi processi migratori, nelle sue peregrinationes, la fiaba si evolve mediante un meccanismo dinamico straordinario che la rende un corpo versatile, plasmabile e poliformico, in grado di rappresentare la realtà, di descrivere i costumi e le tendenze di un'epoca. Motivo per cui essa diventa uno degli elementi basilari dell'interazione didattica, utile al superamento delle barriere etniche, culturali e linguistiche, prospettandosi altresì come traduzione, in quanto parola espressa, ripercorsa in lingue diverse, filtrata dalla sensibilità culturale e dai bisogni intrinseci di ciascun popolo.
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