Il carcere, le vie dell'educazione
Il carcere continua ad essere un forte e negativo punto di riferimento, anche per operare nell'ottica della prevenzione e della sorveglianza. Malgrado le conquiste sul piano dell'umanità in linea con i diritti della persona, del cittadino detenuto e le pesanti riserve su una vita di detenzione, il carcere resta come segno del controllo sociale e insieme come una risposta scoperta alla domanda di sicurezza e alla paura. Ci si attende almeno un carcere più umano. In questa direzione sono chiamate a dare un fattivo contributo iniziative di istruzione e educazione, fermo restando che va regolata anche la società perché invece di creare condizioni di malessere, di disagio, di marginalità e di povertà, "produca" uomini, posti di lavoro, percorsi di solidarietà, condizioni economiche, culturali, sociali che favoriscano intese e relazioni positive tra i cittadini. Arricchisce il volume una rassegna tipologica dei complessi penitenziari più significativi ricca di immagini e sostenuta da puntuali notazioni non solo di ordine storico.
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