Parlare e nient'altro
Marco e Sara sono belli, giovani e di successo. I due si amano, anche se di un amore ambiguo, minato alle fondamenta da un recente disastro. Vittime di una truffa in seguito all'acquisto di una villetta sulle colline fiorentine, si trovano di fronte a una scelta: perdere la casa in vendita all'asta o acquistarla nuovamente dalla banca. Le responsabilità del costruttore e della banca finanziatrice sono evidenti, ma nulla si può contro burocrazia, strapotere del mondo creditizio e silenzio della politica. Alla voce critica ed estremamente logica di Sara si oppongono con forza i surreali progetti di vendetta di Marco: la loro resa dei conti aderisce alla linea di mezzo tra sogno e realtà, illustra il lucido vaneggiare di Marco e si perde nel repentino ritorno ai problemi reali che incalzano e impongono scelte radicali. Una storia che prende spunto da fatti drammatici realmente accaduti in Italia (che si sono riproposti nel 2008 nella crisi immobiliare americana dei subprime) e che, giocando con diversi piani del reale, la racconta con diverse voci, lasciando al lettore la scelta di squarciare il sottile velo che divide il sogno dalla realtà.