La poesia non ha un algoritmo
In un mondo che usa sempre di più algoritmi per cercare di gestire gruppi sociali e provare ad addentrarsi nella sfera dei sentimenti tramite formule matematiche, tra le poche cose che ci possono salvare dalla freddezza dei numeri c'è la poesia che rifugge l'artificiale. Visioni di miti del passato ed echi di terre lontane irrompono dalle catene del testo fino agli occhi del lettore, trovando nelle trame dei ricordi uno spazio sicuro in cui rievocare emozioni perdute. Libertà tematica e grande profondità scandiscono l'anima di questi componimenti, capaci di traghettare le pulsioni delle radici classiche fino all'oggi.