Connessi. Storie di tecnologia quotidiana
Resistere al cambiamento è come tentare di arrestare un fiume in piena: la forza del progresso è semplicemente troppo potente per essere fermata. Che rapporto abbiamo con la tecnologia? Quanto ne sappiamo e quanto siamo in grado di utilizzarla senza che sia lei a sfruttare noi? Dove ci collochiamo esattamente in questo enorme dibattito sul digitale e sull'intelligenza artificiale? In un mondo che ci vuole sempre più connessi, gli autori sembrano volerci dire che è arrivato il momento di prendere posizione sul tema. Perché, come già affermava negli anni Ottanta lo storico Melvin Kranzberg, la tecnologia non è «né buona né cattiva, ma nemmeno neutrale». Attraverso pagine ironiche e illuminanti, seguiamo le vicende di diversi personaggi alle prese con la tecnologia, dai più refrattari a quelli che hanno fatto del cellulare la loro seconda pelle: da un lato la signora Maria, che dal 2020 tenta ancora disperatamente di capire cosa diamine sia un QR Code, e dall'altro Gordon, un maniaco del controllo che sa bene come sfruttare le sue conoscenze digitali per scopi dannosi. Storie al limite, quasi delle caricature, ma che in qualche modo ci dicono qualcosa della nostra società. È tra questi due estremi che si collocano gli autori, in un invito a sviluppare un uso sempre più responsabile della tecnologia - senza ignorarne i rischi e senza nemmeno rinunciare ai suoi enormi vantaggi. Un libro ricchissimo, a metà tra un romanzo e un piccolo manuale: storie, colpi di scena, riflessioni sui nostri tempi e, non ultime, vere e proprie istruzioni per l'uso per orientarsi in un quotidiano sempre più digitale.