Ho trovato un cuore a terra ma non era il mio
«Misi il mio cuore in una teca di vetro immaginaria, sentivo che avrei dovuto proteggerlo da tutto quel male, avrei dovuto riservargli un posto lontano dal pericolo di finire nelle mani sbagliate.» Quante cose possiamo vivere per la prima volta? Nina, trentaseienne indipendente e solitaria, non ne vive molte, soprattutto una: innamorarsi. Maniaca del controllo com'è, pensa di poter gestire qualunque cosa, compresi i sentimenti. E se tutti vogliono qualcuno da amare, che sia anche solo un animale da accudire o una pianta da curare, lei al contrario crede fermamente di non aver bisogno di niente e di nessuno. Ma si può davvero essere felici così? Dopo aver fatto ripetutamente i conti con l'abbandono, con gli errori e le scelte degli altri, abituata a essere l'unica a stabilire le regole, Nina ha deciso che nella vita può contare solo su se stessa. Le uniche persone di cui si sia mai fidata sono la nonna e la sua migliore e unica amica, Bea, presenze costanti in un'esistenza fatta di doveri, in cui sono state più le cose che ha scelto di non vivere, che ha respinto. Tuttavia, capita che quello che non succede per anni accada in una manciata di mesi: la vita ti coglie impreparata e ti mette davanti quello che vuole, senza pensare a ciò di cui avresti bisogno. E così, Nina comincia quel viaggio temuto e meraviglioso del guardarsi dentro. Questa volta, però, non più da sola, ma accompagnata per mano.