Il tesoro di Pompei
Roberta è una maturanda iscritta al liceo classico di Scafati. È appassionata di archeologia e legge la notizia del ritrovamento di una tavoletta d'argilla nel sito di Pompei: il reperto indica un tesoro nascosto in una stanza segreta sotto la Casa del Poeta Tragico, ma la Soprintendenza non prevede di cominciare subito gli scavi. Roberta intuisce che nel mosaico situato all'ingresso di quella domus sono nascosti gli indizi utili a trovare il tesoro. Così, insieme a Elisa e Raffaele, decide di rivolgersi a Vincenzo, il migliore della classe, per interpretare una scritta in latino. I ragazzi provano a risolvere l'enigma e a coinvolgere i loro insegnanti, che però restano scettici. Roberta e i suoi amici sanno che i tombaroli potrebbero provare a trafugare il tesoro anche nell'immediato. E quando Vincenzo si accorge che i suoi appunti sull'analisi del mosaico sono stati rubati da due compagni di classe ai quattro protagonisti non resta che giocarsi l'unica possibilità di salvare i preziosi: anticipare tutti i malintenzionati, a costo di entrare nell'area archeologica quella stessa notte. Ma la caccia al tesoro si trasforma in una caccia all'uomo. E loro ne saranno le prede.