Verso il Giubileo del 2025
A partire dal Milletrecento, quando fu indetto per la prima volta da Bonifacio VIII, ogni Giubileo è stato come un prezioso segnalibro della storia in corso. L'Anno Santo si celebra per le strade e s'identifica nel pellegrinaggio: un evento quindi popolare, innestato, anzi intriso, come nessun altro della vita e della storia corrente dei popoli. Si comincia a vivere il clima della vigilia dell'Anno Santo del 2025, il primo passo oltre la soglia del grande Giubileo dell'anno Duemila, che, alla luce di questi vent'anni e passa, va considerato come il grande ponte di passaggio da un'epoca a un'altra, totalmente e inaspettatamente diversa. Il ponte serve per attraversare, ma anche per osservare. E sono esattamente queste le due prospettive che indicano oggi la necessità di rivisitare il Giubileo del millennio per cogliere meglio e più a fondo i segni di un cambiamento che appare oggi come un sussulto improvviso piuttosto che come una lineare progressione di tempi. "Da un Giubileo all'altro" può essere allora la traccia per riprendere il filo di una trama a doppio registro: quello dell'anima ecclesiale di ogni anno santo, rapportata però alla sua più immediata conversione in evento di massa. È così che la pubblicazione si chiuderà proprio con una rassegna dei grandi eventi che hanno caratterizzato e segnato la storia di questo primo scorcio di secolo: dal feroce attentato alle Torri Gemelle, alle guerre in Iraq, alla morte di Giovanni Paolo II e all'elezione e poi alla rinuncia di Benedetto XVI, fino al pontificato di Francesco e alla pandemia e al conflitto in Ucraina. Appunti di una storia in corso, riproposti lungo il nuovo cammino giubilare. Sfide per la Chiesa e per tutta l'umanità.