«Il vino, un composto d'umore e di luce». Della conservazione dei vini (1765)
"Della conservazione dei vini" riveste ancor'oggi un significativo valore. La scienza medica non si mostra qui come descrizione di organi e malattie, bensì si pone in un quadro di più ampie riflessioni e consigli, innestandosi su una fisiologia più analitica, legata alla corretta preparazione dei cibi e loro conservazione. L'idea di un vino "fatto bene", che occupa la parte finale dell'opuscolo - l'autore evidenzia con rapidi passaggi su come deve essere correttamente trattata l'uva per produrre vino di qualità che non sia nocivo alla salute - è fisiocratica: Matani ha stretti rapporti intellettuali con la Francia e certamente è al corrente di nuovi approcci, di nuove riflessioni sulla società . Una nuova agricoltura va di pari passo con una nuova medicina, nella direzione di prevenzione anziché di cura. Prefazione di Zeffiro Ciuffoletti. Nota conclusiva di Giulia Bartalozzi.
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