L' albero
Pubblicato per la prima volta nel 1979, "L'albero" è un breve saggio narrativo firmato dal grande scrittore inglese John Fowles, noto al pubblico di tutto il mondo per essere l'autore del romanzo "La donna del tenente francese". È un'intima meditazione sulla natura, un viaggio attraverso il rapporto dell'umanità occidentale con il mondo naturale che prende spunto dai ricordi d'infanzia, dagli alberi da frutto del giardino di casa, dalla dedizione con cui il padre di Fowles li curava. In quella manutenzione esigente, l'autore riconosce l'azione prepotente dell'interferenza umana, un desiderio di dirigere la crescita e determinare il futuro che si contrappone alla vera essenza della natura che invece è semplicemente selvaggia, incontaminata, un "caos verde", terrificante per alcuni ma per lui meravigliosa perché non offre nient'altro che se stessa e "non può essere descritta direttamente da nessuna arte... inclusa l'arte delle parole". Fowles, come Rousseau, difende il ruolo dell'ingenuo camminatore, del dilettante; promuove un approccio artistico, piuttosto che scientifico, al mondo naturale; esalta l'esperienza non filtrata, la sola capace di ispirare; incoraggia l'esplorazione solitaria. E confessandoci che è proprio dal suo essersi inoltrato fin da adolescente tra le campagne disabitate del Devon che discende la sua stessa abilità di scrittore, ci consegna un testo in cui le memorie si mescolano con la storia sociale, la critica d'arte un errare quasi primitivo tra i boschi. Pagine memorabili e profondissime di nature writing che rivelano la grandezza di un autore, la sua personalità d'artista, l'espressione del suo sentimento unico e individuale.