Storia d'Europa nel secolo decimo nono
L'origine della Storia d'Europa nel secolo decimonono, pubblicata nel 1932, è da rintracciarsi nell'assillo intellettuale di Benedetto Croce di fronte alla constatazione che, in Italia come in tutto il mondo moderno, si stesse diffondendo un sentimento di «rifiuto dell'ideale morale della libertà». Il lungo processo che aveva caratterizzato per un intero secolo lo scenario europeo dalla fine dell'Impero napoleonico aveva visto il progressivo consolidarsi, contro tutte le opposizioni e gli ostacoli, della libertà come supremo valore etico. L'Europa aveva assistito alla nascita e alla diffusione di una fede nuova, di una vera e propria «religione della libertà», figlia del pensiero moderno, legata a una determinata concezione della realtà e portatrice di un'etica ad essa «conforme». La storia dell'Europa del secolo XIX è dunque per Croce la storia della lotta (vittoriosa) della «religione della libertà» contro le altre religioni in campo: da quella cattolica a quella dell'assolutismo monarchico, fino a quella «democratica» e a quella «comunista». I primi tre capitoli, dedicati alla religione della libertà e ai suoi avversari, costituiscono una premessa, a cui segue una disamina degli sviluppi storici dello scenario europeo fino alla guerra.