Lavorare è una parola. Un alfabeto corale a cinquant'anni dallo Statuto dei lavoratori
A cinquant'anni dallo Statuto dei lavoratori, il diritto al lavoro è più che mai la base di ogni altro diritto fondamentale. Un diritto messo sempre più a dura prova dalla realtà, non ultima la pandemia che, insieme agli effetti immediati e disastrosi che produce, impone una vera e propria rivoluzione al modo di concepire il lavoro. La garanzia occupazionale appare un simulacro, di fronte alle tante aziende che chiudono per spostare altrove la produzione o contrarla, e le lotte che portarono alla legge sembrano affievolite dal venir meno dell'unità sindacale e dallo sfaldarsi della classe operaia. Tutele più fragili, dismissioni di interi settori produttivi, forme di sfruttamento, aumento della disoccupazione, morti sul lavoro sono solo alcuni dei fenomeni che corrodono le fondamenta di quel diritto. In questo volume alcune delle voci più autorevoli della cultura, dell'economia, del diritto e della politica delineano un nuovo alfabeto del lavoro, dando concretezza e senso a una parola spesso abusata e travisata. Con una Prefazione di Enrico Letta e conversazione con Emanuele Macaluso.