Parigi

Parigi

Nell'analisi delle città che portiamo avanti ormai da anni con la collana On the Road non potevamo esimerci dal raccontare Parigi, città che è riuscita a far coesistere l'antico e il contemporaneo e che a quest'ultimo - a differenza di tante altre metropoli europee - ha lasciato ampio margine di espressione. In questo volume abbiamo deciso di fare una selezione di soli progetti contemporanei che copre l'arco temporale degli ultimi trent'anni, con alcune sporadiche eccezioni: progetti altamente rappresentativi che sono diventati meta per milioni di turisti - come la Piramide di leoh Ming Pei e il Centre Pom-pidou della triade Piano-Rogers-Franchini - e alcune architetture iconiche del Moderno, movimento che ha trovato proprio in Francia la sua genesi grazie al lavoro - di pratica e di intelletto - di quella generazione di progettisti che negli anni pre e post guerre mondiali ha dato avvio a una nuova lettura dei canoni architettonici. Ecco che il Padiglione svizzero di Le Corbusier e Pierre Jeanneret, la Maison du Brésil di Le Corbusier e Lùcio Costa e ancora la casa di Tristan Tzara di Adolf Loos si inseriscono nel racconto generale perchè risultano propedeutici alla comprensione dell'evoluzione architettonica della città. Nell'estate 2024 Parigi sarà scenario della grande manifestazione dei Giochi della XXXIII Olimpiade e proprio per questo motivo sono stati selezionati all'interno di questa guida anche i progetti che vedranno la loro conclusione in concomitanza con l'evento sportivo. Volevamo quindi capire come l'amministrazione rispondesse all'esigenza di accogliere un gran numero di persone - si prevedono circa 15 milioni di visitatori - senza intaccare il funzionamento generale della città. Abbiamo avuto modo di vedere come, nel caso dei giochi di Londra del 2012, queste manifestazioni possono essere capaci di generare interessanti interventi di riqualificazione urbana e intensificare il sistema infrastrutturale della città. Ne è in questa guida un esempio il progetto di Kengo Kuma della stazione ferroviaria di Saint-Denis Pleyel che rientra nel più ampio sistema del Grand Paris Express. Sei itinerari accompagnano il viaggiatore in un percorso che va dal centro verso la periferia fino all'area meridionale dell'altopiano di Saclay, dove sorge il grande centro universitario e di ricerca con edifici progettati tra gli altri da RPBW, OMA, Grafton Architects, LAN e BRUTHER. Consegniamo dunque al lettore uno strumento di analisi di una città complessa fatta di tante realtà diverse e spesso contrastanti ma che è riuscita a trovare una sintesi armonica nonostante le difficoltà tipiche della metropoli europea. Speriamo quindi che la nostra selezione di architetture possa essere un valido aiuto alla scoperta di questa città. Bon voyage!
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