Clima e ghiacciai. Il caso Dolomiti
Alla fine dell’Ottocento il ghiacciaio della Fradusta nelle Pale di San Martino, a quel tempo il secondo delle Dolomiti dopo quello della Marmolada, era esteso per circa 225 ettari. Dopo quasi 150 anni, nel 2014, era sceso attorno ai 7. Oggi è praticamente estinto. La velocità di riduzione è stata impressionante: lo scioglimento dei ghiacci, che investe l’intero pianeta, ha esiti devastanti già oggi ben visibili ma ancora da comprendere nella loro portata a lungo termine. Nel solo ambito delle Dolomiti, possiamo vedere tra gli effetti la diminuzione delle riserve di acqua dolce disponibili per le stagioni più calde. Ciò innesca una variazione nel ciclo idrogeologico: viene meno la funzione regolatrice del regime dei corsi d’acqua, con conseguenze immediate sia nell’ambito montano sia nella pianura pedemontana. La scomparsa dei ghiacciai sta mutando profondamente il paesaggio d’alta quota con un impatto importante per la fauna e la flora, ma anche per l’alpinismo, il turismo e tutta la vita della montagna. Il volume fornisce un’immagine dinamica dell’attuale realtà glaciologica delle Dolomiti anche grazie a comparazioni di immagini di epoche diverse: un monito sul nostro futuro.