In quella calda estate. Un amore nelle guerre napoleoniche
1797: mentre le armate francesi, capeggiate da generali di grande esperienza, oltrepassano il Reno per combattere contro l'Austria, un altro esercito al seguito di Napoleone Bonaparte persegue il medesimo obiettivo affrontando una campagna militare - la prima d'Italia - destinata a sconvolgere gli equilibri della penisola. I governi italiani si piegano di fronte all'irruenza delle truppe napoleoniche, male equipaggiate ma fortemente influenzate dall'ideologia rivoluzionaria. Da questo sfondo affiora la storia di Dominique, figlio della Francia inquieta. Ferito in combattimento, inizia lentamente a prendere le distanze dalla violenza, ma è l'incontro con Elisabetta - nobildonna bellunese - a far vacillare le sue certezze. Si può lasciare tutto per una donna, dimenticando le proprie origini? Si potrà mai tornare indietro? La risposta agli interrogativi posti da questa narrazione, basata su documenti storici, non è univoca: ciò che sembra legittimo nella giovinezza può apparire doloroso nella maturità. Siamo figli delle nostre scelte: Dominique lo sa bene. Si fanno sempre i conti con le proprie radici. Succedeva ieri, accade ai tanti Dominique che percorrono le vie del mondo anche oggi.